Settimana Santa Iglesias
Settimana Santa Iglesias
La Settimana Santa
Le grandi processioni della Settimana Santa, particolarmente nelle vecchie Città regie della Sardegna, sono uno dei segni più importanti che la cultura spagnola ha lasciato nella nostra Isola dopo quattro secoli di dominazione.
Iglesias non fa eccezione e non solo per questo: è spagnolo il suo nome che vuoi dire appunto chiese (la traduzione del medioevale Villa di Chiesa), sono gotico - aragonesi le volte delle sue chiese principali, è spagnola la sua tradizione più importante: La Settimana Santa.
Il canovaccio delle "tante Settimane Sante iberiche" è anche da noi rispettato. Si badi non solo l'esteriorità e la forma dell'impianto tradizionale, che pure viene rispettato nei più intimi e non visibili dettagli, quanto lo spirito, la religiosità e la partecipazione che coinvolge la Città che si stringe attorno al suo più antico sodalizio: l'Arciconfraternita del Santo Monte.
L'impianto attuale dei tradizionali riti della Settimana Santa è degli ultimi decenni del Seicento ma sicuramente già dapprima processioni penitenziali in Quaresima e Settimana Santa dovevano essere la regola, la presenza dei Disciplinanti in Città nei secoli precedenti né da prova sicura.
Il concorso popolare fu dall'inizio un fatto essenziale e risolutivo: le tre confraternite del popolo, S. Chiara, S. Cristo e S. Lucia, rappresentavano quest'ultimo in processione e così via anche gli altri sodalizi confraternali man mano che si istituivano. Il concorso del popolo è anche sottolineato dalla presenza, nelle processioni del Giovedì e Venerdì Santo, di moltissimi bambini che vestono l'abito da baballottis.
Dalla Domenica delle Palme, lglesias entra in un clima particolare quasi che il tempo andasse a ritroso; i nostri tempi hanno cancellato molte delle nostre radici storiche e tradizionali ma non la Settimana Santa, essa si "sente" nelle strade e nei vicoli della Città vecchia: c'è attesa per le processioni, specialmente per quella del Venerdì sera, c'è specialmente un sentimento collettivo di pietà e mestizia per la Passione di Gesù che dopo duemila anni suscita commozione come se si ripetesse per davvero.
Riviviamo, descrivendole qui di seguito, le varie manifestazioni che l'Arciconfraternita del Santo Monte ci propone durante la Settimana Santa.
Il Martedì Santo la prima Processione, quella dei Misteri: sette sculture lignee che raccontano la Passione. Il primo mistero: Gesù che prega nell'orto degli ulivi; ulivo vero, un alberello issato nella portantina con fiori ed essenze mediterranee: alloro, rosmarino, lavanda, ecc. Questo è il contorno di Gesù in preghiera.
Il giorno successivo, nella S. Messa, il tutto sarà benedetto e distribuito ai Fedeli. Seguono la Cattura, la Flagellazione, l'Incoronazione, la Salita al Calvario, la Crocifissione e la Vergine Addolorata.
Nel Giovedì e Venerdì Santo le viuzze del centro storico di Iglesias si riempiono di baballottis (gli antichi disciplinanti), bianchi, spettrali, con la visiera che cela il volto, di tutte le età: adulti, piccoli e piccolissimi. Il rumore assordante delle matraccas, il cupo battere del tamburo accompagnano nella sera del Giovedì Santo la Madonna Addolorata che cerca Gesù, così vuole la pietà popolare, in tutte le Chiese del centro storico. Su "nenniri" fa bella mostra negli altari della reposizione.
Il venerdì mattina la terza Processione: la Processione del Monte; l'antico Quartiere di Sa Costera fa da palcoscenico al dramma della salita al calvario.
Il venerdì sera la sacra rappresentazione del funerale di Gesù: la Processione del Descenso. Specialmente in quest'ultima grande Processione il coinvolgimento diventa totale anche per i numerosi turisti. Chi crede si commuove, chi non crede e viene a visitare Iglesias con altri sentimenti, viene altrettanto coinvolto; la pietà verso il figlio di Dio che muore non lascia nessuno insensibile. Il chiasso assordante di matraccas, tamburo e matracconi della parte iniziale del corteo e il silenzio assoluto della parte finale caratterizzano la Processione. Nessun canto o coro particolare ma il rosario intercalato da lunghi silenzi di meditazione: così prega Iglesias il Venerdì Santo. E' questo lo spirito della parte finale della processione col S. Giovanni, La Maddalena, Is Varonis, Is Vexillas, "Sa Lettera" con Gesù morto, i Germani, l'Addolorata con la corona di spine tra le mani e le spade che le straziano il cuore.
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